Fare Digitale continua: un secondo modulo ricco di strumenti e visione
Il percorso Fare Digitale, promosso dalla Camera di Commercio di Salerno attraverso il progetto PIDMed, è entrato nel vivo con il secondo appuntamento tenutosi il 6 marzo 2025. Dopo aver introdotto le basi della trasformazione digitale nel primo incontro, il focus si è spostato sulla strategia digitale e sulla costruzione di una roadmap per l’innovazione. A guidare questa tappa è stato Giuseppe Noschese, imprenditore e consulente, fondatore di Ecommerce HUB, esperto di open innovation per Sellalab e autore del libro Ecommerce Startup.
Noschese ha accompagnato imprenditori e professionisti in un vero e proprio viaggio che ha mescolato visione, metodo e concretezza. Il suo intervento ha offerto alle PMI una bussola strategica per orientarsi nel mare della digital transformation.
Innovare non significa solo usare tecnologia
Fin dalle prime battute, Noschese ha voluto sgombrare il campo da un equivoco comune: innovazione non è sinonimo di tecnologia. Certo, la tecnologia è una componente fondamentale, ma è solo uno degli strumenti attraverso cui un’impresa può esprimere la propria capacità di evolversi e attraverso cui preparare una efficace strategia digitale.
Attraverso casi concreti – da Toyota a Netflix, da Apple a Patagonia – Noschese ha spiegato come l’innovazione possa riguardare processi, prodotti, organizzazione interna, marketing, modelli di business o persino il rapporto con la società. Ogni esempio è stato un tassello per costruire un concetto ampio e profondo: innovare significa trovare modi nuovi ed efficaci per migliorare ciò che già esiste, mettendo al centro clienti, contesto e capacità di ascolto.
La strategia parte dalla vision: come costruire la propria identità competitiva
Al centro dell’intervento una chiara convinzione: ogni processo di innovazione solido nasce da una strategia chiara e consapevole. Noschese ha presentato un modello articolato che parte da elementi identitari come vision e mission, per arrivare alla definizione della corporate strategy, della business strategy e infine del posizionamento competitivo.
Attraverso strumenti come il Golden Circle di Simon Sinek, ha mostrato come partire dal “perché” (la motivazione profonda dell’impresa), per arrivare al “come” (il modo in cui si agisce) e al “cosa” (prodotti e servizi). L’obiettivo? Creare una connessione emotiva autentica con il cliente e generare un posizionamento distintivo sul mercato.
Conoscere il contesto: mercato, clienti e competitor
Un’altra componente fondamentale della roadmap proposta è la capacità di raccogliere e analizzare dati. Noschese ha spiegato come approcciare l’analisi del mercato in modo pratico: comprendere i comportamenti digitali degli utenti, intercettare i trend, osservare i concorrenti, capire cosa funziona e cosa no.
Senza scivolare in tecnicismi, ha accompagnato i partecipanti a familiarizzare con una serie di strumenti – gratuiti e a pagamento – per raccogliere insight su pubblico, performance, sentiment e strategie dei competitor. Un approccio data-driven, quindi, che consente di prendere decisioni strategiche più informate, flessibili e aderenti alla realtà.
Creare valore: il cliente al centro del modello di business
Una delle parti più stimolanti dell’incontro è stata dedicata al concetto di proposta di valore. Per Noschese, oggi le imprese non possono più permettersi di proporre un prodotto o un servizio “generico”. Devono capire quale problema stanno risolvendo per i propri clienti e quale beneficio unico offrono.
Attraverso strumenti come il Business Model Canvas, il Value Proposition Canvas e il metodo dei Jobs To Be Done, Noschese ha illustrato come si possa progettare un’offerta che parli direttamente alle esigenze reali (e spesso latenti) delle persone. L’esempio del progetto “Calzolaio.online” ha dimostrato come anche una realtà artigianale e tradizionale possa innovare radicalmente, offrendo un servizio digitale di qualità per la cura di accessori di lusso, grazie a un’attenta analisi dei bisogni del cliente.
Il digitale è un’onda: serve cultura e sperimentazione
A conclusione dell’intervento, Noschese ha ribadito un concetto chiave: il digitale è prima di tutto cultura. Non si tratta solo di aggiornare strumenti o processi, ma di abbracciare un nuovo modo di pensare l’impresa. Un mindset aperto alla sperimentazione, all’ascolto, all’adattamento continuo.
“Il digitale è un’onda: se non la percepisci in tempo per cavalcarla, ti travolge”, ha detto.
E proprio per questo motivo, ogni imprenditore deve imparare a interpretare i segnali, testare soluzioni, ascoltare feedback e reagire con flessibilità e visione.
Scarica le slide dell’intervento
Per approfondire i contenuti trattati da Giuseppe Noschese, è possibile scaricare le slide complete dell’incontro compilando il form disponibile sul sito PIDMed. Gli strumenti e i modelli proposti sono disponibili in formato pratico, per accompagnare le imprese nella costruzione della propria strategia digitale. C0mpila il breve questionario sopraindicato.
Prossimo appuntamento: i dati come risorsa strategica per l’impresa
Fare Digitale prosegue il 3 aprile 2025 con il terzo modulo del corso, dedicato alla Gestione dei dati e processi data-driven, a cura di Michele Aponte. Un’occasione preziosa per imparare a valorizzare i dati in azienda e usarli per migliorare decisioni, efficienza e competitività.
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