Un inizio d’anno in minore con tre articoli che aprono con uno sguardo preoccupato sul nuovo anno.
Il mondo dell’artigianato rappresenta un momento di cambiamento non positivo. In cinque anni hanno chiuso circa 100mila imprese. Anche se il comparto, riducendosi, si rinnova e si cimenta in nuovi mestieri a scapito di quelli più tradizionali. Aumentano le imprese di pulizia e quelle che si occupano di tatuaggi e piercing. Crescono i giardinieri e le agenzie per il disbrigo delle pratiche. Salgono anche le imprese che confezionano accessori d’abbigliamento o le sartorie su misura, così come i designer di moda e per il settore industriale. Si riducono invece le imprese di costruzioni e quelle che si occupano di ristrutturazione, i “padroncini” addetti ai trasporti su strada, gli elettricisti, i falegnami e i meccanici.
Anche Confindustria, per voce del presidente Vincenzo Boccia, intravede un 2019 difficile: “Il rallentamento della economia globale e della Germania, la fine del Quantitative Easing e una manovra economica cosiddetta espansiva ma che in questo scenario sarà prociclica, invece di contrastare la frenata, non possono che generare preoccupazione nel nostro mondo.”
E per le PMI erano stati annunciati 40mila euro per ogni azienda che avesse assunto un manager dell’innovazione. Il contributo a fondo perduto finanzierà l’acquisto di «prestazioni consulenziali di natura specialistica» a supporto della trasformazione digitale attraverso le tecnologie abilitanti previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0 e dei processi di ammodernamento «degli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali». Il voucher, anche se ha coperture finanziarie spalmate su tre anni, è riconosciuto alle imprese per due periodi d’imposta (2019 e 2020). In realtà si teme che lo stanziamento in Finanziaria sia inadeguato rispetto alle promesse di contributi così generosi. A maggior ragione se si osserva che si prevede di riconoscere il contributo non una tantum ma per due periodi di imposta, 2019 e 2020.
Di seguito i link agli articoli:
- digitale, promessi 40 euro ma rischiano di essere 1000
- il lavoro è l’emergenza ormai dimenticata
- quasi 100 mila artigiani in meno