Notizie della settimana dal 1 all’8 luglio
Plastic – free è ormai il grido di battaglia delle imprese più innovative che si stanno lanciando nell’utilizzo di nuovi materiali e nella riduzione dell’uso e del consumo di plastica.
Vale per le multinazionali ma anche per le PMI che stanno cercando di anticipare la direttiva europea che entrerà in vigore nel 2021 modificando il packaging e coinvolgendo i lavoratori nelle pratiche virtuose.
Ed è anche un modo per andare incontro ai clienti se è vero, come ci dice un sondaggio di Ipsos, che un italiano su tre chiede che siano le aziende a offrire risposte concrete per la riduzione della plastica.
Infine le imprese sanno che questo grido di battaglia è un modo per rafforzare, attraverso un messaggio etico e green, la loro reputazione e quindi il loro brand.
Rispetto ai comportamenti dei consumatori emerge dal sondaggio di Ipsos che il 68% di italiani è disponibile a pagare di più un prodotto se proviene da politiche ambientali serie e rigorose, il 53% acquista prodotti realizzati con materiali riciclati, il 48% riutilizza articoli monouso e il 41% ha intenzione di smettere di acquistare prodotti con imballaggi non riciclabili.
Di recente è stata costituita l’Alliance to End Plastic Waste, un’organizzazione senza scopo di lucro composta da quasi 30 aziende che hanno impegnato più di $ 1 miliardo, con l’obiettivo di investire $ 1,5 miliardi nei prossimi 5 anni per aiutare a eliminare i rifiuti plastici nell’ambiente.
Per citare il claim di una famosa azienda energetica: le imprese + i consumatori sono meglio dell’impresa (da sola). Che sia arrivato il tempo della vera Rivoluzione Green?
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