Si può fare…?!
Le scelte dell’Europa e del Governo hanno attirato la nostra attenzione questa settimana.
Facciamo qui il copia/incolla di una considerazione-chiave che Gianni Toniolo fa in un interessante commento sulle scelte dell’Europa che chiama #ilNuovoPianoMarshall: “La discontinuità annunciata nella politica europea offre all’Italia, arrivata alla crisi pandemica sfibrata da un quarto di secolo di ristagno economico, un’occasione, difficilmente destinata a ripetersi, per riprendere il filo interrotto della crescita della produttività. Per coglierla, dovremo tutti – politici, imprenditori, rappresentanze sociali, media – uscire dalla miopia del brevissimo termine, causa ed effetto dell’elevato debito pubblico, per adottare una visione di lungo andare dell’interesse nazionale, basata su pochi punti condivisi da governo e opposizione e quindi tali da essere perseguiti per il tempo necessario alla loro realizzazione”.
Sulla base delle scelte in corso, l’Italia potrebbe ricevere, nei prossimi quattro anni, prestiti per circa il 2% del Pil e il Mes aggiungerebbe, nel prossimo biennio, risorse pari a un altro punto percentuale di Pil. Oltre a questo si aggiungono le risorse per il sostegno alla disoccupazione (SU-RE) e alle imprese (BEI).
Come dice bene Gianno Toniolo, ci sono due pericoli che possono rendere inutile l’afflusso di decine di miliardi verso il nostro Paese: “non saperli spendere e distribuirli in piccoli rivoli a tanti portatori d’interessi particolari”.
Intanto a livello nazionale il Ministro Patuanelli ha firmato il decreto attutativo del Piano Transizione 4.0, dando corpo ai nuovi crediti di imposta per la ricerca, sviluppo, innovazione e per l’acquisto di beni strumentali. Insieme a questo il Governo ha messo in campo risorse e soluzioni perché, dice il Ministro Gualtieri, oltre alle risorse servono anche interventi di snellimento delle procedure a partire dalla semplificazione del diritto societario. Nel decreto ‘Semplificazione’ il Governo favorirà anche la capitalizzazione delle imprese alla quale si aggiunge la scelta fatta nel decreto ‘Rilancio’ a sostegno della patrimonializzazione delle Pmi e sulle startup.
Interessanti poi le riflessioni di Gualtieri sul modello socio-economico da supportare. Il Ministro, infatti, sostiene che il modello iperliberista abbia evidenziato, proprio in un periodo di grave difficoltà per il mondo, tutta la sua inadeguatezza. Serve invece un modello che coniughi crescita ed equità.
#Equità è una delle parole-chiave utilizzata da Philp Kotler nella riflessione sull’apertura dell’epoca del #postconsumismo che Covid-19 ha aperto: “È tempo di ripensare e riconnettere il capitalismo e dargli una forma più equa, basata sulla democrazia e sulla giustizia sociale”.
Leggendo i tanti e interessanti interventi della settimana è sorta urgente una domanda: quali dovrebbero essere i passi da fare per programmare e spendere al meglio le risorse pubbliche?
Lo staff di PIDMed